Il comune di Joppolo situato lungo l’incantevole Costa degli Dei nella provincia di Vibo Valentia, è delimitato dai comuni marini di Ricadi a Nord e Nicotera a Sud, conta circa 2700 abitanti e copre una superficie territoriale di 15 km2 che dal Mar Tirreno si innalza fino alla sommità di Monte Poro a 710 metri di altitudine.
I principali centri abitati del comune di Joppolo sono il capoluogo, le frazioni di: Caroniti, Coccorino e Coccorinello e la borgata di Monte Poro; si affacciano sul Mar Tireno in posizione panoramica sul promontorio di Capo Vaticano a Nord, all’orizzonte emergono nitide le Isole Eolie, a sud si vedono il Golfo di Gioia Tauro e le coste della Sicilia. Il piccolo centro abitato di Joppolo che si estende fino alla marina, prende il nome dal suo fondatore il siciliano Artemidoro Joppolo, capitano di Carlo d’Angiò, lo costruì all’inizio del sec. XIV a ridosso della sottostante costa costituita da pescose scogliere e da qualche tratto di spiaggia bianca e fine. Il ripido pendio granitico che dal mare sale fino all’altopiano di Monte Poro e percorso da una strada di 12 km che da Joppolo arriva in cima al massiccio passando da Calafatoni, vecchio borgo di Caroniti in cui nacque nel 270 San Gennaro patrono anche di Napoli, si festeggia il 19 settembre.

Giunti alla vetta di Monte Poro si trova una vasta pianura, abitata fin dai tempi piú remoti, la sua altitudine oscilla tra i 700 e i 500 metri sopra il livello del mare, il territorio dell’altopiano è suddiviso tra i comuni di: Joppolo, Nicotera, Rombiolo, Filandari, Cessaniti, Zungri, Zaccanopoli, Drapia e Spilinga. Il termine Poro è di origine greca e significa passaggio, l’altopiano è formato da un’enorme massa di roccia prevalentemente granitica, ricoperta da suoli leggeri, facilmente lavorabili, composti di materiali di origine vulcanica provenienti dalle eruzioni dello Stromboli, il terreno è particolarmente fertile grazie anche all’abbondanza di sorgenti d’acqua, il clima è fresco ed umido, questa combinazione offre condizioni molto favorevoli all’allevamento. Il panorama che si presenta ai visitatori è un susseguirsi di estesi campi coltivati a grano, mais e ortaggi e una serie di masserie in cui vengono allevati: bovini, suini e caprini.
La gastronomia è semplice e genuina, tra le specialità locali che si gustano nei ristoranti dei dintorni si distinguono l’agnello preparato seguendo antiche tradizioni e i formaggi, in particolare la ricotta e l’aromatico pecorino di Monte Poro buono fresco e squisito stagionato, viene prodotto artigianalmente dai pastori. A uno di questi pastori, Fra Carmelo Falduti, nella seconda metà del 1800 mentre pascolava il gregge, in località Monte Poro, apparve la Madonna che lo chiamò ad erigere una Chiesa in Suo onore. Egli per amore di Lei che chiamava: “la mia mamma bella” si vesti di saio e s’incamminò nelle campagne e nei paesi vicini e lontani raccogliendo generose offerte che impiegò per costruire il Santuario della Madonna del Carmelo di Monte Poro. La chiesa dedicata alla Madonna che sorge nel piccolo centro abitato di Monte Poro all’interno di un boschetto di pini e castagni è meta di continui pellegrinaggi di fedeli che la venerano solennemente il 16 agosto.